TERMOABLAZIONE PERCUTANEA DEI TUMORI
Regime: ambulatoriale, day hospital o ricovero ordinario
Indicazioni: tumori primitivi e secondari del fegato, tumori primitivi e secondari del polmone, tumori renali.
Razionale: la termoablazione nel trattamento dei tumori epatici sfrutta l’effetto necrotizzante prodotto dal calore sui tessuti biologici. Temperature superiori ai 60 °C determinano in pochi minuti una necrosi coagulativa dei tessuti. L’ipertermia della lesione tumorale può essere indotta mediante diverse fonti di energia. A seconda del tipo di lesione e dell’organo da trattare si può scegliere fra le tre tecniche maggiormente impiegate che sono: la radiofrequenza, le microonde e la crioterapia. Qualunque sia il tipo di energia impiegata in tutti i casi si ottiene la necrosi completa del tumore e del tessuto che lo circonda in modo da avere un margine di sicurezza.
Esami richiesti:
- a) Emocromo, Creatininemia, PT, PTT, GOT, GPT, Ygt, Fosfatasi alcalina, Bilrubina totale e diretta, Elettroliti, Amilasi.
- b) ECG
Preparazione paziente: Digiuno da 6 ore.
Anestesia: locale associata a sedoanalgesia (anestesia generale senza intubazione) nell’ablazione con radiofrequenza o con microonde, soltanto anestesia locale in caso di crioterapia.
Descrizione: Sotto guida ecografica o TC si identifica la lesione e la via d’accesso. Si esegue l’anestesia locale del tramite prescelto per l’inserimento della sonda che successivamente viene posizionata all’interno della lesione. Si procede quindi alla sedazione profonda del paziente e si inizia la termoablazione. Il trattamento ha una durata variabile fra 3 e 40 minuti in funzione del tipo di energia impiegata e delle dimensioni della lesione.
CRIOABLAZIONE ED EMBOLIZZAZIONE DI TUMORE RENALE