EMBOLIZZAZIONE DEI FIBROMI UTERINI
L’embolizzazione arteriosa dei fibromi uterini sintomatici rappresenta una valida alternativa mini-invasiva all’isterectomia o alla miomectomia in casi selezionati.
L’embolizzazione arteriosa, utilizzata diversi anni nel trattamento preoperatorio o definitivo di tumori, malformazioni artero-venose e sanguinamenti, si esegue pungendo previa anestesia locale la piega dell’inguine e, mediante l’introduzione di un catetere, che viene portato nelle arterie uterine che vengono occluse mediante iniezione controllata di microsfere di diametro variabile tra 500 e 1200 micron, che raggiungono il fibroma, che si comporta come una spugna, aspirando sangue e microsfere.
L’ostruzione delle arterie uterine provoca, nei mesi successivi, la necrosi del fibroma con riduzione del suo volume, trasformandolo in una cicatrice fibrosa, e ottenendo così la scomparsa dei disturbi dovuti ai fibromi.
L’embolizzazione consente anche il trattamento simultaneo di tutti i fibromi, inclusi quelli in via di sviluppo, difficilmente diagnosticabili, diminuendo così il rischio di recidiva.
L’intervento è caratterizzato dalla comparsa di dolore generalmente modesto che necessita una adeguata copertura antalgica e qualche volta da una sindrome post-embolizzazione caratterizzata da nausea, vomito e comparsa di febbre. A Villa Donatello disponendo di un ottimo servizio di terapia antalgica preferiamo utilizzare l’anestesia peridurale. In questo modo siamo certi che l’intervento sarà totalmente asintomatico.
L’intervento ha una durata di circa un’ora e la paziente viene generalmente dimessa nelle 48 ore successive all’intervento.
Questa tecnica può essere eccezionalmente complicata da amenorrea transitoria o, eccezionalmente, definitiva, che sembrano essere associate all’esistenza di anastomosi utero-ovariche.